“DUETS”

MAP RECORDS- Production-Italy

 

Marcello Sebastiani encounters four soloists , each in a duet context.Guitarist Garrison Fewell, flautist Geoff Warren and saxophonists Claudio Fasoli and Tino Tracanna, all duet with the double bass, in a landscape made up of original compositions by Sebastiani and classic standards, among which I would single out for particular attention the version of Blue in green. Sebastiani's phrasing is co-ordinated and well turned; curling upwards and swooping down into deep meditation. As an accompanist, he comments and supports with skill, discretion and feeling, offering precious and solid support to each of his musicians, giving a harmonious vitality to the development of the pieces. When necessary Sebastiani rises up with an intense and a full-bodied sound, and a coherent and well thought-out phrasing is present in the unfolding of his bass lines. Sebastiani presents portraits in jazz with hidden meanings; as in the tracks with Fewell, whose smooth, seemingly distilled phrasing, stretches out, enriching itself with moments of atticism, or Tracanna, with his delicate, suspended wefts on soprano sax, with their well defined, ascending evolution. Fasoli, on tenor sax jousts, erupts and converses with improvisatory arabesques, while as for Warren, the inspired breath of his flute unfolds in dreamlike outbursts and takes off with delicate grace.

(From the CD " Duets" liner note by Giordano Selini.)

Claudio Fasoli is one of my favourite musicians! He has a great capacity to get inside the music! A huge sound coupled with a great sensibility. And a fantastic guy! Try listening to his great solo on "Blue in Green": it is one best solos I have heard on that tune! Magic!

 I had a "dream in the pocket" :to record some tunes with my friend Garrison Fewell who is also Special Guest in my FOURTET ! He plays sincerely, with smooth technical control, and his melodic lines go straight to the heart! A great player, giving a great performance on the Duets CD; on " Beatrice", and on his own composition " Dance of a Moroccan Veil"-Demonstration of his great sensibility and artistry.

Geoff Warren is a great old friend of mine, who has appeared in my previous works too (Suite & Songs and Miniatures). His flute weaves magic melodic lines, with coherent language in various musical contexts. The listener can hear all this on " Afro Blues" and " Balkan Mood " . And what about his sensitive interplay in "Improvisation"? Yeah: Geoff is a great companion for musical adventures!

The experience with Tino Tracanna was intense in its creativity and cerebral interplay.He has a huge sound on soprano sax and could be ironic, such as in "Big Nick". His lines fly up and down the chords with a delicate incisiveness! Fantastic player ! Please, enjoy Children’s Toy

 

 "Alias " - IL MANIFESTO (Sabato 26 Gennaio 2002)

Il Contrabbassista e compositore da tempo percorre una sua strada,senza clamori ma con determinazione,andando alla ricerca di collaborazioni significative.[...] Cameristico ma non accademico,votato all'introspezione eppure non autocelebrativo,il CD rilegge brani di Rivers, Davis, Colrane ;Sebastiani propone,inoltre, una sequenza di sue composizioni (il ludico Children's Toy, un Balkan Mood che guarda a est ), un brano dal sapore etnico di Fewell ed una Improvisation condivisa con Warren.Meditato quanto immediato, DUETS si apprezza per l'ispirazione unitaria e la varieta' di ciascun brano.

[ Luigi Onori ]

 

IL GIORNALE DELLA MUSICA -Gennaio 2002-

" Un Contrabbasso per Quattro. "

Dopo le buone prove dell'Alice Project,il contrabbassista Marcello Sebastiani si espone in un intimo dialogo a due con quattro stimabili colleghi che si alternano nello spazio di una decina di brani.[...] Per tutti c'è uno standard ed un brano di Sebastiani e nel buon risultato generale e' evidente la maggior intesa con il chitarrista Garrison Fewell o con il flauto di Geoff Warren, piu' consoni ad un dialogo paritetico che non con i sassofoni di Tracanna e Fasoli,pur intensi e lirici, che sovente costringono ad una limitante marcatura ritmica.

[ Paolo Curtabbi ]

 

JAZZIT- Gennaio 2002-

Brani originali e frammenti della storia del Jazz sono gli argomenti su cui il contrabbasso di Marcello Sebastiani duetta a tutto campo, con i propri compagni di viaggio.Il dialogo tra i musicisti,il cosidetto interplay, nel duo diviene l'unica forma possibile.In questo album Sebastiani mostra di saper dialogare molto bene,dando prova di grande duttilita'( i suoi interlocutori hanno stili molto diversi tra loro) e di ottime capacita' d'ascolto.Il bel timbro del suo contrabbasso fa il resto.

[ Paolo Peviani ]

JAZZCONVENTION - Marzo 2002-

Le forme minimali appaiono dunque le preferite di Sebastiani ed effettivamente sono esse a permettere la comprensione del suo modo intimistico di far musica e delle possibilità espressive del contrabbasso. Avendo già avuto modo di apprezzare la musicalità di Sebastiani in organici e in contesti più articolati appare chiaro che la forma appunto minimale, diventi una scelta di espressione della propria sensibilità. Ascoltando questo CD non gli si può dar torto: questa suo approccio al jazz (perché di Jazz si tratta), direi cameristico, sa generare suggestioni raffinate: vediamone alcuni esempi: Beatrice con Garrison Fewell swinga comunque e il gioco ad incastri con la chitarra, raggiunge una musicalità totale già in questa forma. Il lavoro ritmico armonico del contrabbasso si esalta e lascia percepire comunque il beat. Fewell è pulitissimo e tira fuori un gran bel solo, anche se il suo lavoro appare meno interessante nella sua parte armonica. Con Children's toy in duo con Tracanna siamo ad una scrittura decisamente complessa e qui sinceramente si fa più desiderare una formazione ampia e la presenza di una struttura armonica, senza togliere nulla al fascino del duo e all'indiscussa abilità dei musicisti. Big Nick ancora con Tracanna, probabilmente per la diversa melodia del brano, fila più liscia e ripete la magia del primo brano con Fewell, al momento in cui ci troviamo a completare mentalmente un possibile drumming. Tracanna, spigoloso e tagliente. La davisiana Blue in Green parte con un lungo lavoro del contrabbasso e si apre a pura poesia nel sax di Fasoli, caldo e lirico, con piccole "acidità" lancinanti ma terribilmente espressive. Sebastiani svolge la funzione che la metrica ha in un poema: ne permette l'esistenza. Strange street dello stesso Sebastiani con Fasoli è un fast, ma mi sembra un brano preferibile in combo, anche se Fasoli fa del suo meglio per immaginare vamp di batteria e animare l'insieme. Me, my pipe and I ci fa capire la naturalezza dell'insieme contrabbasso/chitarra, che indubbiamente si integrano meglio e si completano. In questo modo riusciamo anche a cogliere la qualità della composizione di Sebastiani che appunto mi sembra si esalti nell'armonia. Lo stesso si può dire della composizione di Fewell Dance in the maroccan veil bella, impressionistica e suggestiva inizialmente per poi aprirsi al midtempo e riacquistare un filo di anima boppistica che ne fa intuire l'altra natura. Afro Blue si tiene tutta al tempo del contrabbasso e tiene bene, anche per via della sua struttura di blues in minore. Warren la interpreta in modo più in melodico, Sebastiani è notevolissimo quando raddoppia il tempo. Balkan Mood è invece una costruzione più cerebrale e "mitteleuropea" che si fa apprezzare per il suo senso impressionistico e per la rimembranza dei balcanismi bregoviciani nel tempo velocissimo. Improvisation, va nella direzione della "musica contemporanea" e dell'impressionismo. In conclusione, potrei dire che è sicuramente un disco soprattutto per contrabbassisti, nel senso che lo strumento è esaltato nelle sue possibilità e saranno proprio questi musicisti ad apprezzare meglio il cd, personalmente sarei più interessato ad ascoltare Sebastiani e le sue composizioni in forme più ampie per comprendere meglio il suo approccio all'arrangiamento, alle scelte di organico. Sulle capacità espressive che sa dare allo strumento, credo che non si può essere che ammirati ma la sua sensibilità e la sua musica lascia intravedere qualcosa di ulteriore. Ad ogni modo è giusto dire che ci sono almeno un due o tre cose memorabili che danno ragione a certe scelte di Sebastiani riguardo la sensibilità, il gusto e perché no, l'esaltazione di uno strumento "amato", oltre che ben suonato.

[Antongiulio Zimarino ]

 

 

 


 

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